Piano Strategico per l’ Ittiri dell’ immediato futuro. Idee, proposte partendo dal basso...

Pubblicato il da Totoi Fadda

Ittiri anni '60

Ittiri, 24 settembre 2023
Quante volte l’ abbiamo scritto ed evocato!
Ma stà nelle cose, non è, e non deve essere assimilato alle solite ed ormai obsolete e noiose “Dichiarazioni Programmatiche” che lo “sfortunato” (si fa per dire…) eletto sindaco DEVE leggere in aula per tranquillizzare il Popolo Elettore e tutti i consiglieri presenti. No, deve per forza di cose essere un concreto Piano Strategico di Rilancio e di Sviluppo non solo della nostra dormiente e ormai rassegnata comunità locale ma di un intero territorio, di norma coincidente con il collegio elettorale che esprime i Consiglieri Regionali del territorio.
Ittiri può giocare una buona partita, e può benissimo candidarsi a guidare le comunità afferenti al collegio, da protagonista e da capofila.
Sarà ovviamente necessario confrontarsi con il territorio e proporsi, con validissime argomentazioni ed intenti da fare sin da subito, a guidare la macchina Strategica.

Donna al telaio

Il Piano Strategico che dovrà rilanciare i nostri territori deve essere un documento programmatico che disegna le tappe di sviluppo dei centri abitati che concorrono a formare il territorio che, da oggi sino a tutto il 2029, attraverso un metodo e un processo di studio e di concretezza – la pianificazione strategica appunto – sia finalizzata ad aggregare e coinvolgere tutta la comunità locale in una riflessione sul proprio futuro e sulle azioni e i progetti per realizzarlo.  Uno degli obiettivi principali dovrà essere quello di costruire, in modo condiviso, il futuro delle Comunità. A tal fine il metodo della pianificazione strategica è orientato ad agevolare la comprensione, il dialogo e la ricerca di soluzioni tramite la continua interazione fra gli attori della città, favorendo e facilitando la creazione di pratiche partecipative strutturate – seminari, tavoli di lavoro, progetti – nella gestione del territorio.La dimensione partecipativa non è, dunque, soltanto funzionale ad una domanda di democrazia e di trasparenza, ma anche a rafforzare l’aggregazione fra gli attori e con essa la coesione fra le varie istanze.

Artigiani del Costume

Le generazioni del ’45  e del’52 che alcuni di noi fortunati, hanno potuto vivere, godere e che hanno vissuto un positivo passato  poliedrico, divertente e politicamente importante, credo abbiano il dovere di testimoniare un trascorso unico e irripetibile e devono e possono analizzare la situazione attuale proponendo soluzioni. Una per tutte, che sembrerà banale e scontata per tanti di voi lettori,  partendo per esempio dal carrello della spesa.
Eh, sì, proprio dal  carrello della spesa !
Ittiri, che in passato ha dimostrato di avere una non comune lungimiranza, non solo nel campo dell’ arte, della musica, della commediografia e della cultura in generale, potrebbe diventare la testa d'ariete che sfonda il monopolio della Grande Distribuzione !
È mai possibile che in un centro di 8000 abitanti ci sia una miriade di "supermercati" che incassano i soldi che non torneranno più indietro impoverendo, quindi, l'intera comunità, quando invece sarebbe utile e conveniente accedere ai negozi di produttori  Ittiresi ?
Come è normale che sia la pianificazione strategica, dovrà fondare la sua azione sulla partecipazione attiva ed allargata a tutte le istanze locali, sia pubbliche che private, e dei singoli cittadini.
Il coinvolgimento attivo, il più ampio e qualificato possibile, di tutte le comunità del territorio potrà determinare una diretta conseguenza di quel nuovo ruolo che le stesse comunità dovranno avere come attori primari e collettivi nella guida e direzione del governo del territorio.
Non sarebbe, ad esempio, una cattiva idea quella di dare vita ad una “Prendas Settimanale” (se è giornaliera è ancora meglio…), e consentire ai produttori di tutti i beni di prima necessità proporre le loro primizie, quelle genuine e fresche di giornata?  

Preziosità ittiresi

L’ Ente Locale dovrebbe favorire questa strategia che, da una parte, garantisce la genuinità dei prodotti salvaguardando la salute dei cittadini e, dall’ altra, movimenta l’ economia locale consentendo al capitale speso di “girare” nelle Comunità Locali modificando in positivo il reddito pro capite e per famiglia.
Una soluzione, anzi, un piano strategico di questa portata richiede infatti l’aggregazione di tutte le forze e le istanze territoriali per poter rispondere in modo rapido, efficiente ed efficace alle nuove necessità.
In questa prospettiva, le Comunità locali non potranno più essere considerate semplicemente come luogo fisico.
Esse sono anche e soprattutto delle comunità collettive, ricche di saperi e competenze diffusi tra i vari attori: dalle istituzioni pubbliche alle organizzazioni private, dalle associazioni fino ai singoli cittadini.

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