Sò Zùbbos de Chìrigopoli...

Pubblicato il da Totoi Fadda

Togliatti il Migliore e quel trombone di Renzie...

Togliatti il Migliore e quel trombone di Renzie...

Runchi Forte!”, “Intosciadu!”, “Conchi Tortu!” con questi epiteti, che a volte suonano anche simpatici, rivelatori e accettabili nei contesti lavorativi (campo nel quale pochi ci tengono testa), veniamo indicati dagli altri biddinculi di questo vasto territorio del Logudoro e del Meilogu. Ci riconoscono, naturalmente invidiandocele, quelle nostre particolari peculiarità nel campo della innata capacità organizzativa, di quella immediata e spontanea aggregazione, della nostra incontenibile gaiezza d'animo e allegria che è coinvolgente, del nostro modo di essere e fare distinto e di saperci presentare a testa alta e viso aperto di fronte agli altri . Da quì, e da tante altre cose non meno importanti nasce, grazie o a causa di questo nostro “modo”, la ormai famosa “Pazòsità” tutta ittirese. Diversa è invece quella opinione più severa, accompagnata da un epiteto rivelatore, che è la somma esatta dei precedenti i quali, fusi tutti in uno, racchiudono in sè nostri limiti in campo politico-partitico-elettorale. L' epiteto è “Zùbbu!”. La nostra Storia Antica, lo sappiamo tutti, è stata arricchita da fatti e da uomini di una certa importanza e rilevanza politica e amministrativa. Una Comunità che ha sempre saputo tracciare dei positivi solchi, profondi ed indimenticabili, nel campo dei diritti dei lavoratori e dei cittadini. La storia recente ci affida i ricordi e le azioni politiche di Angelo Dore, tralascio ovviamente il periodo feudale e la raccontazione della presenza attiva, viva e di supporto che gli ittiresi offrirono alla causa di Don Giommaria Angioy (non è mai passato per la testa di alcun amministratore – men che meno ad Assessori alla Cultura - celebrare questo evento in occasione de “Sa Die de sa Sardigna”), il rivoluzionario Sardo, perchè sarebbe troppo lungo da raccontare. Angelo Dore il coraggioso Socialista di Ittiri, che fu Sindaco agli inizi del ventennio fascista, celebrato proprio in queste ultime settimane grazie all' iniziativa dell' Associazione Culturale “Boghes e Ammentos”, e alla determinazione di Salvatore Scanu suo fondatore e animatore, che ha voluto ricordare questa figura storica grazie al quale venne disegnata, favorendone una pronta evoluzione “a sinistra”, la nuova era politica per Ittiri. Infatti all' indomani del 21 gennaio 1921 - data del congresso di Livorno - Il gruppo dirigente del Partito Socialista Italiano decide di respingere l'invito della Terza Internazionale a cambiare nome e ad espellere i riformisti. La frazione comunista guidata da Gramsci e Bordiga esce dal partito e fonda il PCD' I (Partito Comunista d'Italia). Iniziò così la lunga ed interminabile via crucis ideologica sino ai giorni nostri. Un' era che vide alternarsi al “comando” del “Transatlantico Ittiri” molti uomini di valore almeno sino ai primi anni '60. Poi fu un susseguirsi di particolari quanto originali personaggi (ne salviamo ben pochi dagli anni '60 a questa parte...) che utilizzarono la Storia Antica d' Ittiri e questo amore e questa passione sfrenata per l' ideale pro-lavoratori e pro-poveri (un mantra ricorrente...). Personaggi di dubbia onestà intellettuale, e non solo, che si appropriarono indebitamente di questa ricchezza ideale. Una ricchezza che prese forma e consistenza, grazie al sacrificio ed al sangue versato da tantissimi nostri concittadini che credevano per davvero in quei nobili e qualificanti valori, diffondendo nel sentire comune dei cittadini quella voglia di far crescere e sviluppare la nostra Comunità. Alcuni “razziatori mascariati”(non tanto mascariati essendo ancora vivi i ricordi ed i volti nella memoria degli ittiresi), democraticamente eletti da quello stesso Popolo che crede ancora in quella filosofia di pensiero, utilizzano questa indissolubile appartenenza di fedeltà ideale a beneficio esclusivo della “propria parte” se non, in alcuni strampalati ed antipatici casi, della propria famiglia.“Zùbbos!” vengono...veniamo chiamati e non hanno tutti i torti. Più ce-ne-fanno-e-più-li-votiamo!Sos Zùbbos de Chirigopoli” (chirigu: di derivazione thiesina per indicare un ittirese). Non so se voi, cari concittadini, avete mai avviato una seria e ponderata riflessione su che cosa effettivamente è oggi la nostra Città. Che cosa è oggi Ittiri! In che cosa sia stata trasformata in questi ultimi trent'anni la nostra attiva, coraggiosa, animata, allegra Comunità. Lo so...lo so...che la maggioranza di voi non ha, e non vuole perdere il proprio tempo in sciocchezze del genere. Ebbè...dovete alzarvi presto la mattina e produrre...lavorare...zappare la dura terra...innalzare palazzi...impastare cemento e sabbia...affrontare duri turni di lavoro in corsia o al petrolchimico (pochi superstiti ancora in attività...). Dovete alzarvi presto per iniziare il vostro viaggio di lavoro verso città certamente più ricche...città dove buoni amministratori promuovono lo sviluppo delle loro comunità...città che sono lontane anche centinaia di chilometri nelle quali realizzate, grazie alla vostra professionalità e maestria opere di vario tipo, di pregio, da quelle costruttive alle artistiche (picare sa pedra, abbellire le facciate ecc.ecc.) mantenendo alto, e di questo ve ne siamo tutti noi ittiresi davvero grati, il valore della vostra professionalità con la sua immancabile originalità che ci viene invidiata in quasi tutta l' Isola di Sardegna. Stante questa situazione che vi costringe (storicamente gli ittiresi hanno sempre raggiunto il lavoro fuori dalle proprie mura...) ad un pendolarismo perpetuo a causa della mancanza ad Ittiri di una reale politica di Sviluppo e rilancio locale; vista l' inconcludenza di una ben individuata classe dirigente (e mi riferisco al Feudatario Dott. Antoni Luisi Orani ed ai suoi Valvassini genuflessi); viste anche le alleanze ibride tra destra e sinistra, spacciate per aggregazioni di “Unità di Intenti” e tutte orientate a “metterla nel culo degli ittiriesi”; considerato che i maggiori lavori vengono affidati ad imprese estranee alla nostra comunità invocando, come sempre, la legge sugli appalti e le sue limitazioni...; appurato che alcuni servizi essenziali sono stati affidati, cosa che suona in modo davvero strano, ad imprese e cooperative sociali troppo discusse a livello nazionale (e la stampa ed i telegiornali un giorno si e l' altro pure ne danno resoconti vergognosi...), è tempo di fare chiarezza ed è anche tempo di smetterla di essere considerati sempre “Zùbbos” affidando il proprio destino in mani insicure, votando e sostenendo un partito che ormai non c'è più. Vogliamo dare una svolta alla Città di Ittiri ? Allora svestiamoci dei panni di “Zùbbos de Chìrigopoli” e diventiamo una volta tanto Cittadini del Mondo !

Festeggiamo mentre il Popolo Sovrano muore di fame !

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